Approfondimenti

I cinque cibi da mangiare assolutamente nel casertano.

Autore : Admin5

04/08/2014 15:01:50

1. Mozzarella di bufala casertana: regina della zona casertana, è prodotta solo con latte fresco e intero di bufala di razza mediterranea italiana nelle tipiche forme tonde (in varie pezzature, dal bocconcino di 80-100 grammi alle forme di mezzo chilo) e a treccia (quest'ultima specialmente nell'agro aversano e nella piana del Volturno).

 

 

 

2. Maialino nero casertano: perfettamente adattato agli ambienti poveri del casertano, ad oggi diventa oggetto di notevole interesse proprio per il suo sapore delicato ma allo stesso tempo intenso.

3. Pane di brezza: nato da antiche tradizioni contadine, privo di conservanti, viene fatto riposare e lievitare per circa 14 ore in appositi panni di cotone, all'interno di piccole cassette che contengono non più di 4 pagnotte proprio nel medesimo modo in cui lo facevano le nostre nonne.

4. Sospiro d'angelo: creato a Caiazzo nel 1983 da Don Peppino Sparono su richiesta di Emilio Buccafusca, un futurista napoletano, abituale frequentatore delle colline caiatine. Il Sospiro D’Angelo è un dolce semifreddo che si ricava dell’unione del pan di spagna con due diversi tipi di creme.

 

5. Conciato romano: la zona d’origine e produzione è quella di Castel di Sasso, nella parte settentrionale della provincia di Caserta, dove grazie all’impegno dei casari della famiglia Lombardi, è stata ripresa l’antica tecnica, già conosciuta ai Romani e citata anche dal poeta Marziale, che consiste nel rompere a mano la cagliata e poi modellarla e salarla a secco e successivamente sottoporre il formaggio così ottenuto alla concia, al trattamento superficiale e alla stagionatura in orci di terracotta.

 

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