Santa Maria Capua Vetere - Non passa giorno senza che qualche giornale riporti un fatto di cronaca in questa città. Tra gli ultimi ricodiamo l'aggressione da parte di una giovane ad alcuni anziani che ha visto alcuni membri della Onlus "Ciò che vedo in Città - ITALIA" fare da scudo con il proprio corpo per difendere alcuni cittadini.
 
Ecco la narrazione dell'ennesimo episodio che rendiamo noto solo dopo alcuni giorni visto che la maggior parte degli attori erano minori;
E' un tranquillo sabato sera e una cominitiva di amici decide di trascorrere del tempo sul prato dello spazio antistante l'Anfiteatro che da qualche anno è diventato si un luogo di aggregazione per i giovani ma anche un luogo poco sorvegliato e dunque pericoloso. Questi giovani decidono di consumare una bevanda e vanno a comprarla nel vicino bar e al ritorno vedono importunate, da parte di altri giovanissimi, le loro fidanzate. Chiaramente chiedono ai ragazzini di allontanarsi che con qualche storia tipo: "CHI SONG I E CHI SI TU" o la dichiarazione della loro dimora in determinati punti geografici della città che sembra ancora incidere sulle liti stile anni '90 e poi vanno via.
Come nel peggior flm di mafia, i giovanissimi corrono a chiamare gli amici più grandi che in branco si ripresentano. Tutto inizia con una discussione e in poco tempo si arriva alle mani e poi alle bottiglie rotte a terra che provocano una grave ferita a pochi millimetri dall'occhio di uno degli attori coinvolti. 

Non c'è vigilanza, non c'è rispetto, torna la microdelinquenza in questa città lasciata sempre più nell'oblio dalle istituzioni e dalla politica. Un'area che dovrebbe essere frequentata dalle famiglie, lasciata in mano a spacciatori, ubriaconi e delinquenti. 

/trepiccione donato