Attualità
«Santa Maria e Murcia rimarranno sempre unite per Salzillo»
Fabiola Cecere. Portavoce nella sua città natale in Italia del padre dello scultore.
(traduzione dallo spagnolo dell'intervista di Antonio Botías pubblicata il 13/07/2016 sul quotidiano La verdad - Murcia)
Autore : Fabi 16/07/2016 14:24:07 ![]()
Come ha conosciuto Salzillo? Ho conosciuto le sculture di Nicola e Francisco Salzillo nella mia città, durante la mostra fotografica di Ana Bernal nel 2013, nello storico Teatro Garibaldi. Anche Zacarias Cerezo partecipò all’evento, per il suo ruolo fondamentale nell’aver lavorato con documenti e foto che provano la nascita di Nicola. Io fui chiamata come interprete per la delegazione di Murcia.
È molto conosciuto Salzillo a Santa Maria Capua Vetere? È conosciuto di più negli ambienti culturali come il Liceo Classico “Cneo Nevio” e le associazioni. Inoltre, credo che l’evento del 2013 è stato decisivo per portare alla luce l’avvenimento storico. Prima di quell’anno, alcune persone iniziarono a scoprire la figura de Nicola Salzillo grazie alle continue ricerche di Cerezo, che nel 2009 ottenne un riconoscimento pubblico per restituire la memoria dello scultore a Santa Maria.
Cosa farebbe risaltare della sua città? La sua storia millenaria, che vive nel patrimonio archeologico di qualunque angolo della città. Per vari motivi non è stata valorizzata come avrebbe meritato. Credo che sia stato dovuto alla mancanza di conoscenza storica e interessa culturale che la vecchia amministrazione municipale ha mostrato. L’Anfiteatro Campano è il secondo per dimensioni dopo il Colosseo! Penso che ci sarà un miglioramento nella valorizzazione dei siti archeologici con il nuovo sindaco.
Dovrebbe essere incentivato il gemellaggio tra le due città? Certamente. Esiste un ponte che unisce le nostre città in nome dell’arte e di una figura chiave. Il gemellaggio potrebbe essere la possibilità per incentivare eventi affinché si diffonda la conoscenza di avvenimenti storici che ci uniscono e per fare in modo che Santa Maria possa aprire le sue porte ai murciani in via privilegiata.
Che mi dice di Murcia? Mi è piaciuta tanto. Adoro le città con un centro storico piccolo e mi ha interessato molto l’influenza araba. Spesso viaggio in Spagna per la ricerca universitaria che sto portando a termine, però qui ho trovato un’accoglienza speciale. Il mio progetto all’Università di Venezia mi ha fatto arrivare all’Università di Murcia per lavorare con il professore Vicente Cervera, una guida eccellente.
Ha provato la sua gastronomia? Mi è piaciuto tutto! Ho mangiato molti cibi tipici e non saprei scegliere cosa mi porterei in valigia in Italia! O forse sì…i ‘paparajotes’ sono squisiti! Ho avuto la fortuna di essere protagonista di vari tour gastronomici per la città.
Qual scultura di Salzillo le è piaciuta di più? Senza dubbio “L’ultima cena”. Ho visitato per la prima volta il Museo Salzillo e ammiro la maestria dello scultore nel riportare sui volti degli apostoli intorno a Gesù quell’espressione viva che sembra rivelare i loro pensieri più intimi.
Cosa dirà al Sindaco quando tornerà in Italia? Gli dirò che sarebbe interessante riprendere in considerazione il gemellaggio. Spero di riuscire a trasmettergli il valore che Murcia ha dato al suo scultore, la passione e l’interesse che i murciani hanno mostrato nel restituire la memoria di Nicola alla nostra città e proporgli di iniziare a lavorare affinché la valorizzazione artistica e culturale di Santa Maria non venga lasciata ai margini. La nostra terra se lo merita. |
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